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Appassionato di cinema fin da bambino, Antonio D’Aquino è ad oggi, uno dei protagonisti di “Mare Fuori” una delle serie tv più di successo degli ultimi anni. Il suo personaggio si chiama Milos, silenzioso, leale e dal carattere criptico, un personaggio che viene svelato piano piano, con cautela, stagione dopo stagione. Abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con Antonio andando a conoscere meglio la persona e il personaggio che interpreta.
D: Ciao Antonio, grazie di aver accettato di fare quattro chiacchiere, prima domanda semplice e banale, come stai?
R: Sto vivendo un periodo molto bello ed emozionante. Il calore delle persone mi sta avvolgendo.
D: C’è stato un momento preciso nella tua vita in cui hai detto “Io voglio fare l’attore”?
R: Da che ne ho memoria, ho sempre sognato di fare l’attore. Ogni volta che da bambino guardavo un film al cinema, ricordo che uscivo dalla sala e avevo già imparato le battute del personaggio che più mi aveva colpito durante la visione. É sempre stato un sogno che poi ho concretizzato a 18 anni, quando la mia famiglia mi ha spinto a rischiare tutto per questo mestiere.
D: Un ruolo che avresti voluto interpretare di un film o una serie tv degli ultimi 10 anni?
R: Amo molto i film della Marvel, quindi mi sarebbe piaciuto interpretare un supereroe. Inoltre, ho amato Vikings. Sarebbe bellissimo un ruolo in una serie del genere.
D:In Mare fuori, tu interpreti Milos, c’è qualcosa che questo personaggio ti ha insegnato?
R: Mi insegna qualcosa di stagione in stagione e non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserverà nel futuro. Milos porta con sé una grande discrezione, una purezza e una fedeltà che rappresentano delle doti rare oggi. Mi ha fatto capire quanto sia importante apprezzare le piccole cose, quanto sia importante avere coraggio per amare e proteggere le persone che più vuole bene. Inoltre, questo ruolo mi ha fatto capire con maggiore fermezza quanto io voglia fare questo lavoro.
D: Nelle prime due stagioni il tuo personaggio è stato nascosto, finalmente nella terza stagione lo conosciamo a 360°, mi ha colpito tantissimo la scena della sigaretta con Cucciolo e la conversazione fatta. Immaginiamo per un secondo che Milos esista come persona e non come personaggio e che ti sia amico, c’è qualcosa che vorresti dirgli?
R: Vorrei consigliargli di mostrare la sua sensibilità, la sua umanità. In quella scena, vedo tanta delicatezza, il bisogno di mostrarsi, di sentirsi capito e apprezzato. É stato molto importante quel momento e penso che rappresenti uno spiraglio di luce per Milos, al buio da troppo tempo.
D: La scena più difficile che hai recitato e perché è stata difficile?
R: Ogni scena che ho girato nella terza stagione é stata bellissima e complessa allo stesso tempo perché finalmente, ho avuto l’opportunità di raccontare e mostrare i pensieri di Milos, i sentimenti e la solitudine che prova continuamente. Tutte quelle scene hanno rappresentato una grande responsabilità ma anche una grande soddisfazione per me.
D: L’Antonio di oggi è ciò che l’Antonio bambino desiderava essere?
R: Sono un essere umano in continua evoluzione. Sì, sicuramente l’Antonio bambino sta apprezzando quello che sono diventato oggi perché cerco sempre di preservare tutte quelle doti di chiarezze e umiltà che, da sempre, mi aiutano a vivere.
D:Chi o che cos’è il tuo mare fuori?
R: La mia famiglia: i miei genitori, le mie sorelle, i miei nipotini, la mia fidanzata. Rappresentano la mia forza, il mio porto sicuro. Mi donano una grande sicurezza e mi spingono sempre ad avere coraggio per affrontare le difficoltà e le bellezze di questa vita.
D: Cosa consigli ai giovani di oggi che troppo spesso, vengono lasciati soli dalla società, non capiti e messi sotto pressione?
R: Consiglio a tutti i giovani di scegliere di avere accanto le persone giuste. Credo che sia fondamentale, per qualsiasi lavoro, avere accanto persone che sostengono i tuoi talenti, il tuo lavoro, le tue bellezze e anche le tue insicurezze. Il modo ci mette continuamente sotto pressione ed é importante trarre forza dagli affetti più cari che abbiamo.
D: Chiudo ringraziandoti, facendoti un grandissimo in bocca al lupo per il tuo futuro e chiedendoti: dove ti vedi tra 10 anni?
R: Sogno di fare questo mestiere sempre con entusiasmo e coraggio. Mi vedo come un attore che sperimenta generi sempre più diversi e che riesce ad accogliere le sfide che si presentano in ogni set.