Nola, la città dei Gigli (e non solo)

Una piccola visita guidata all’interno di una città più antica di Napoli

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Situata in una posizione davvero strategica è la cittadina di Nola, in provincia di Napoli. Perché la sua posizione è strategica? Alcuni degli abitanti la definiscono “città centrale”, nonostante la sua posizione sulle cartine possa sembrare tutto fuorché centrale. C’è, però, un motivo ben preciso per questa definizione: la città di Nola è situata in maniera equidistante da tre dei maggiori centri della Campania (Napoli, Salerno e Caserta). Ciò la rende un centro ottimale per far soggiornare gruppi di turisti in visita a queste città.

La sua posizione, però, non è l’unica cosa che rende questa città una meta da aggiungere ai propri itinerari di viaggio. Nola non è solo una città collegamento tra città più grandi. Anche essa può (e deve) divenire una meta a se stante, capace di generare un flusso turistico non indifferente.

Tanto per cominciare, la città è sede della famosissima Festa dei Gigli, protetta anche dall’UNESCO a partire dal 2013 come bene immateriale. La Festa si svolge ogni anno, nel mese di Giugno, in onore di San Paolino, per festeggiare il suo ritorno a Nola – nel lontano V secolo – dopo essersi offerto come ostaggio per liberare i cittadini nolani dalla prigionia ad opera dei Visigoti.

La festa, ogni anno, riesce a far riempire le Piazze e le Strade del centro storico della città, generando un indotto turistico (ma anche di ritorno a casa di moltissimi nolani che vivono in altre città o addirittura altre regioni) non indifferente. Inoltre, è anche un ottimo periodo per dare luce a un’arte molto sentita nella città di Nola: quella della lavorazione della cartapesta. I gigli, infatti, sono rivestiti di figure e decorazioni realizzate proprio in cartapesta.

Fortemente sentita da tutti gli abitanti della Città, la Festa dei Gigli occupa la menta del cittadino non solo nel periodo in cui avviene – di tradizione dovrebbe avvenire il 22 Giugno, se cade di domenica, altrimenti la Domenica successiva al 22 Giugno – ma durante tutto l’anno. Alla processione religiosa, infatti, si è aggiunta anche la tradizione popolare che prevede una “lotta” tra le varie fazioni, che vogliono rappresentare le antiche corporazioni di arti e mestieri (che accolsero San Paolino al suo ritorno dalla prigionia, porgendogli, per l’appunto, un giglio).

Tanto è importante questa festa che nel corso degli anni, i Gigli sono stati anche trasportati in altre città – sia in Italia sia fuori dall’Italia – per una “sfilata”. Moltissime feste, poi, sono ispirate a quella originale della città di Nola.

Nonostante questa sia la Festa più importante per cui è conosciuta Nola, però, non è sicuramente l’unico motivo che rende la città degna di essere visitata. Nola è una città visitabile tutto l’anno, grazie alla sua storia millenaria. Scopriamola un po’, anche se molto brevemente.

Tanto per cominciare, Nola è una città più antica di Napoli, come testimonia il villaggio preistorico che è stato ritrovato in Via Polveriera – poi seppellito in quella che è conosciuta come l’eruzione delle Pomici di Avellino. All’interno della città, poi, sono presenti diverse testimonianze risalenti all’epoca romana: le più importanti, comunque, sono sicuramente l’Anfiteatro Romano e la Tomba romana, entrambi situati molto vicini l’uno all’altra.

Impossibile, poi, sorvolare sulle testimonianze risalenti al Medioevo, che si ritrovano a Piazza Giordano Bruno – che ha avuto i suoi natali proprio in questa città. L’interno del tribunale, per esempio, conserva ancora testimonianze risalenti all’epoca in cui era residenza della famiglia Orsini. Vi sono, poi, interessanti testimonianze artistiche all’interno di diverse Chiese, che vengono anche aperte al pubblico in determinati periodi dell’anno.

Sempre a Piazza Giordano Bruno, poi, si possono ritrovare anche diverse testimonianze risalenti all’epoca del Ventennio Fascista. A pochi passi da Piazza Giordano Bruno, poi, si trova la Piazza più importante: quella del Duomo, altra imperdibile testimonianza di arte della città – annesso al Duomo, poi, c’è anche il museo diocesano.

Fiore all’occhiello della città – e purtroppo ignorato sia dai cittadini che dai turisti – è però sicuramente il Museo Archeologico, a due passi dal centro storico. Sviluppato su tre piani, il Museo racchiude al suo interno una collezione che parte dall’epoca preistorica, arrivando fino ad una collezione di maioliche risalenti al tardo ‘800, nonché alcune interessanti lavorazioni di vetri e mattonelle.

All’interno del museo sono custoditi anche i reperti ritrovati nel villaggio preistorico di Via Polveriera, assieme a due ricostruzioni a grandezza naturale delle capanne che si sono conservate sotto il fango. Reperti risalenti all’epoca greca e poi romana riempiono tutto il piano terra e una parte del primo piano. Si arriva poi all’arte rinascimentale e barocca, fino poi a quella più moderna custodita al terzo piano.

L’entrata al museo, sorprendentemente, è gratuita. La visita, però, varrebbe sicuramente anche un biglietto pagato.

Piccolo gioiello dalla posizione centrale, Nola è anche il centro più importante dell’agro-nolano. Divenuta importanti negli ultimi anni anche grazie alla movida notturna che offre, è davvero un centro attrattivo a 360 gradi.

Storia, arte, cultura, tradizioni popolari che si uniscono a modernità, centralità e attrattività per tutti: queste sono le parole che possono provare a riassumere la città di Nola.

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