Varcaturo: Catturato boss latitante

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Luigi Cacciapuoti nato a Villaricca il 05/01/1959 capo del clan Cacciapuoti, operante nel comune di Villaricca, è stato arrestato dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna in una sontuosa villa con piscina a pochi passi dal litorale di Giugliano, nella frazione di Varcaturo. Una caccia all’uomo che dura da mesi, infatti Cacciapuoti era introvabile dallo scorso febbraio. Grazie alla tenacia dei militari coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia napoletana e ad indagini tradizionali e tecniche, al monitoraggio dei social e dei movimenti finanziari sono riusciti a circoscrivere l’area dove il 64enne si nascondeva: era Varcaturo, anche se il luogo preciso rimaneva ancora poco chiaro. Hanno battuto ogni pista possibile, setacciando tutta l’area, fin quando un cagnolino e l’intuizione degli investigatori hanno suggerito il nascondiglio. Il cane, un barboncino bianco di nome Lapo, fedele amico di una donna che incontrava Cacciapuoti, era affacciato ad una finestra semichiusa di una grossa villa. Un semplice cane ha suscitato negli investigatori il sospetto che quello chalet fosse proprio il rifugio del latitante. Così hanno pianificato il blitz analizzando ogni possibile via di fuga anche l’impianto fognario comunale che correva nel sottosuolo, nulla è stato lasciato al caso. Poi l’ingresso in forze, dove sono state bloccate tutte le uscite e circondata la villa. Cacciapuoti se n’è accorto quando i carabinieri erano ormai ad un passo da lui, sdraiato a bordo piscina mentre sfogliava un quotidiano aperto su una pagina di cronaca della camorra di Ponticelli. Non ha opposto resistenza e le manette sono scattate ai suoi polsi. La villa è stata sequestrata e così i documenti di identità che il 64enne portava con sé: la sua foto ma i dati di un’altra persona. L’uomo ora si trova nel carcere di Secondigliano dove dovrà scontare 15 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso. Arrestata e trasferita nel carcere di Pozzuoli anche la donna in sua compagnia Piera Luongo per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena, aggravato dalle modalità mafiose.

 

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